17. nov, 2022

LIBRI CHE MI HANNO ROVINATO LA VITA e altri amori malinconici

di Daria Bignardi (ed. Einaudi / 148 pag.)

Voto: ⭐️⭐️/ su 5

Ogni tanto ci riprovo a leggere i suoi libri perché come giornalista, come donna e anche come conduttrice televisiva mi piace tantissimo.

Ho anche avuto la fortuna di incrociarla a teatro ed è una persona davvero molto dolce e per nulla supponente.

Ma i suoi libri non fanno per me, è il terzo che leggo e questo forse, tra i tre, è quello che in assoluto mi è piaciuto meno.

Forse mi aspettavo qualcosa di diverso, un libro pieno di consigli di lettura, perché come Daria, anche io sono un po’ bulimica di libri, anche se non ho la lettura veloce che ha lei, purtroppo.

In realtà in questo libro parla solo di tre romanzi in particolare, poi ne cita tanti altri. Ecco a proposito di citazioni… troppe! Sembra un copia e in colla. Ho avuto un po’ la sensazione che non avesse l’urgenza di scrivere questo romanzo perché dettato dal cuore ma fosse più un’urgenza editoriale; infatti, ho notato che più o meno pubblica un libro ogni due anni e l’ultimo era appunto del 2020.

Lo si nota anche dallo spreco di pagine bianche e da alcune pagine con sole poche righe. Considerando che il libro ha solo 148 pag. sembra proprio che non trovasse il modo di riempirle.

A volte poi, per come scrive e per quello che scrive, mi ha fatto sentire anche abbastanza ignorante, come quando racconta di aver letto a soli undici anni “La buona terra” di Pearl S. Buck, un romanzo non certo semplicissimo che io lessi solo qualche anno fa e con notevole difficoltà. Ma d’altronde la Bignardi a undici anni scriveva anche il suo primo romanzo.

Però non boccio tutto di questo libro, ad esempio le ultime venti pagine mi sono piaciute. Quando finalmente smette di copiare e incollare poesie e stralci di opere altrui, smette di compiacersi e finalmente si apre e si confida, scrive con il cuore e ci rivela alcune verità sulla ricerca della felicità, a mio parere molto importanti e interessanti.

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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