13. dic, 2021

LA MENNULARA di Simonetta Agnello Hornby (edito da Feltrinelli nel 2002 – 208 pg)

Voto: 3 ½  stelline / su 5

Un libro arrivato tra le mie mani per caso, che non avrei mai comprato probabilmente, perché è il primo della Hornby e, non avendo mai letto nulla di suo, sarei andata su qualcosa di più recente.

Era tra i libri di una cantina che ho aiutato a svuotare e quando l’ho visto, ho pensato “Finalmente è arrivato il momento di leggere questa autrice tanto acclamata”.

Il primo impatto non è stato positivissimo, devo dire la verità. Sembrava una storia lenta, anche banale, non capivo dove volesse andare a parare e intanto le pagine si riempivano di informazioni e personaggi.

Siamo in Sicilia nel 1963, la Mennulara (che in siciliano significa la raccoglitrice di mandorle) è una donna sui 55 anni, ha fatto una vita a servizio della famiglia Alfalippe ed il romanzo si apre con la sua morte dopo una brutta ma breve malattia.

Ha lasciato però una lettera alla famiglia in questione dove, per filo e per segno, spiega cosa vuole che ci sia scritto sul suo necrologio, come dovrà essere il funerale, dove vuole essere sepolta, lascia la sua casa e i suoi mobili ad Adrina Alfalippe e promette ai figli di lei che, se faranno tutto come lei chiede, riceveranno della “roba”.

I tre figli della signora Alfalippe, con i relativi coniugi, sono persone venali che odiavano e odiano tutt’ora la Mennulara, sono contenti della sua morte e sperano di mettere le mani su un bottino nascosto.

Al funerale parteciperà anche un famoso capo mafia e da quel momento inizieranno una serie di congetture sulla vita di questa donna.

Come vi dicevo fino a qui la storia era un po’ contorta e faticavo a seguirla, ma ad un certo punto l’autrice inizia a svelare una serie di misteri che lasciano davvero senza fiato e senza parole per la fantasia della narrazione.

È un romanzo affascinante che ci fa scoprire un mondo antico e difficile, impreziosito da un bellissimo stile e ricami letterari.

La Mennularia è un personaggio bellissimo, che inizialmente non si comprende, sembra ambigua, collusa con la mafia, donna leggera con gli uomini. Invece poi ci viene svelato il vero ritratto di questa donna ed è meraviglioso, è come ritrovarsi all’improvviso davanti ad un affresco che toglie il respiro. La Mennularia è una donna forte, che ha sofferto tanto nella vita e che forse, solo dopo la morte, riuscirà a prendersi qualche rivincita sul destino e su chi non ha creduto in lei e le ha fatto del male.

Un libro davvero molto bello che consiglio assolutamente.

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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