10. mag, 2021

KAFKA SULLA SPIAGGIA di Murakami Haruki (1 ed. 2002 – 693 pg)

Voto: 4 stelline / su 5

Un libro impegnativo questo romanzo di Murakami del lontano 2002, sia per la mole di pagine che per i contenuti.

Come sempre ci fa viaggiare e ci porta in mondi lontani, onirici.

Ci sono più storie che partono in parallelo per poi incontrarsi ma senza molte spiegazioni, potreste arrivare alla fine del libro come me, senza aver compreso realmente il significato dell’intera storia, ma ne rimarrete ugualmente affascinati, non solo per la poesia di alcune pagine e descrizioni, ma per la bellezza dei personaggi.

Il protagonista è un ragazzino di 15 anni che, rimasto da solo con il papà dopo che la mamma li ha abbandonati portandosi via la figlia adottiva, decide di scappare di casa. Da quel momento si chiamerà Kafka e si rifarà una vita lontano da quei luoghi e quei ricordi per sfuggire anche alla premonizione paterna che sosteneva che avrebbe ucciso il padre e giaciuto con la madre e la sorella, come Edipo.  

In questo viaggio incontrerà proprio due donne di cui resterà ammaliato e per tutto il tempo si chiederà se non siano proprio sua madre e sua sorella, di cui non ricorda più nemmeno il volto.

Troverà rifugio in una Biblioteca e qui cercherà di capire qualcosa di più di sé stesso e del suo passato.

C’è un altro personaggio che è particolarmente commovente ed è Nakata, l’uomo che parla con i gatti. Nakata da piccolo durante la guerra ha perso conoscenza in una gita scolastica e quando, dopo molte settimane di coma, si è ripreso, non sapeva più né leggere e né scrivere e non ricordava più nulla del suo passato, però riusciva a parlare con i gatti. Personaggio dolcissimo Nakata di cui vi innamorerete.

Io non sono certa di aver compreso ogni cosa di questo libro, ci sono delle storie che secondo me restano un po’ aperte e non del tutto chiarissime, però mi è piaciuto tantissimo ugualmente perché mi ha portato davvero in un’altra dimensione e solo la penna di Murakami e di pochi altri riesce a farlo.

Una frase bella del libro:

“Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti… Occasioni preziose, possibilità, emozioni irripetibili. Vivere significa anche questo. Ma ognuno di noi nella propria testa… ha una piccola stanza dove può conservare tutte queste cose in forma di ricordi. … Ognuno ha bisogno di un luogo a cui appartenere.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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