3. mag, 2021

IL GIOCO DI RIPPER di Isabel Allende (462 pg Edito da Feltrinelli, 1a ed. 2013)

Voto: 4 stelline / su 5

È proprio vero che sono i libri a scegliere noi e a scegliere il momento giusto in cui essere letti. Ho questo libro nella libreria che mi aspetta da otto anni circa, si perché ricordo di averlo acquistato subito, appena uscì. Poi gli anni passano. Forse ero un po’ intimorita anche dagli ultimi libri di questa autrice che tanto amo ma che non sempre ultimamente mi aveva fatto sognare. Qui invece, devo dire la verità, non solo ho ritrovato l’Allende che tanto ho amato nella casa degli spiriti, ma anche molto di più. Isabel ha creato un genere completamente nuovo per il suo standard ma con i meravigliosi suoi richiami alla magia e al mistero.

Questa volta l’autrice si cimenta con un thriller, inizialmente commissionatole dalla sua agente, doveva essere scritto a quattro mani con suo marito, famoso giallista. Ma rischiava il divorzio, racconterà poi, e così decise di continuare da sola.

Il risultato per me è ottimo. Ritroviamo il suo stile nella dettagliatissima descrizione dei personaggi, uno più particolare dell’altro e nella magia, appunto, che non manca mai.

Amanda, una ragazzina molto particolare di diciassette anni che ha chiamato il suo gatto “Salvate-il-tonno”, ha una squadra ben nutrita di piccoli detective da ogni posto del mondo con cui gioca a Ripper, un gioco virtuale il cui scopo è indovinare, in base agli indizi, chi è l’assassino del caso del momento.

Fa parte del gruppo anche il divertentissimo nonno di Amanda, Blake.

Il gioco però diventa meno virtuale quando Amanda, figlia di Bob Martin (poliziotto), decide di indagare su una serie di omicidi reali che sembrano davvero seriali e molto strani. Così, rubando indizi al papà, Amanda inizia a investigare con il suo gruppo strampalato.

Personaggi meravigliosi si intrecciano in questa storia come la bellissima e giovanissima mamma di Amanda, Indiana, che per lavoro cerca di curare le anime perse, Alan Keller fidanzato storico di Indiana, uomo elegante e molto più grande di lei, Ryan Miller un ex combattente che diventa amico intimo di Indiana insieme al suo cane sfortunato come lui, Attila. Insomma, un coloratissimo mondo di personaggi e storie, pagine divertenti, commoventi, paurose, fino ad un finale inaspettato, degno di un eccellente libro giallo.

Sono davvero felice di averlo finalmente letto e ve lo consiglio vivamente, sia se siete amanti della Allende e sia se siete amanti dei gialli.

Un passaggio bello del libro:

“Blake Jackson sprofondò il naso nel cespuglio di capelli crespi di sua nipote, aspirandone il profumo d’insalata – le era venuta la mania di lavarseli con l’aceto…”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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