10. lug, 2020

MENDEL DEI LIBRI di Stefan Zweig (50 pg)

Voto: 5 stelle 

Questo racconto, credo lo si possa chiamare così visto il numero esiguo di pagine, è un vero capolavoro, un piccolo gioiello che non può non essere letto da chi ama i libri.

Quando parlo di amore per i libri intendo proprio quell’amore fisico e viscerale che non ti fa pensare a nient’altro, come il protagonista. Mendel non solo è un amante ma è anche un conoscitore di quasi tutti i libri del mondo. Come dice il retro di copertina “forse non li ha letti tutti ma tutti li conosce”.

Non ha un suo negozio, ha solo una licenza per vendere i libri porta a porta ma il proprietario del Caffè Gluck lo ospita tutti i giorni e così lui li crea un suo angolino dove passa le sue giornate immerso nelle letture. Si rianima solo quando qualcuno gli si avvicina per chiedergli qualche libro introvabile che lui invece, puntualmente, riuscirà a trovare.

Poi il tempo passa, Mendel invecchia e invecchia anche il gestore del bar che lascia l’attività in mano ad altri e così le belle storie finiscono nell’oblio, ma solo finchè qualcuno passando di là non ricorderà quel piccolo uomo, con gli occhialetti tondi e la sua piccola biblioteca portatile.

 “I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall’inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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