(blog di Ilaria Romano)
28. feb, 2020
VOTO : 3
Un altro libro scelto a caso in una libreria di vecchi libri usati, l’ho scelto un po’ perché amo i gialli un po’ per le pagine ingiallite e quell'odore di antico.
Non conoscevo l’autore.
E’ un giallo avvincente, ci sono molti personaggi e questo all’inizio confonde un po’, fino alle ultime pagine sei convinta di aver capito perfettamente chi è l’assassino, sembra persino fin troppo ovvio, ma alla fine arriva il classico colpo di scena che davvero proprio non ti aspetti ma ovviamente dopo averlo saputo ti dici “Come ho fatto a non capirlo?!” .
Molto bello il personaggio del commissario Inglese in pensione che viene coinvolto suo malgrado proprio dall’assassino.
A tratti anche divertente.
La trama brevemente: In una tranquilla cittadina francese si scopre il cadavere di una giovane donna e un biglietto che chiama in causa il commissario Inglese che si gode la tranquillità della sua pensione, il biglietto è firmato APOLLO.
Come nelle migliori trame di libri gialli ad un tratto vi sembreranno tutti colpevoli ma non posso dire altro…
Una frase bella del libro:
“Esisteva una felicità più grande di quella di rileggere La Tempesta di Shakespeare davanti a un fuoco di legna mentre la pioggia cadeva sul tetto d’ardesia?”
Ultimi commenti
23.11 | 05:54
Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.
23.11 | 00:53
"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.
15.06 | 16:38
Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!
15.06 | 05:14
Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...
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