28. gen, 2020

IL GUSTO PROIBITO DELLO ZENZERO di Jamie Ford – 360 pg

Voto : 4 stelline su 5

Ho iniziato questo libro con un po’ di pregiudizio, lo ammetto.

Lo avevo iniziato anni fa, ma poi lo avevo abbandonato dopo le prime pagine perché mi sembrava noioso.

Oggi gli ho voluto dare una seconda possibilità, perché ne avevo sentito parlare ancora bene. Ecco, vi dico già di non arrendervi, come ho fatto io, superate almeno le prime 50 pagine, perché poi quando arriva Keiko, la bambina giapponese di cui si innamora il protagonista, Henry, che invece è di origine cinese, beh il libro si trasforma.

Siamo durante la Seconda guerra mondiale a Seattle, purtroppo l’odio e la guerra imperversano fino a separare anche due anime innocenti che si sono trovate e innamorate se pur nemmeno ancora adolescenti.

E’ un romanzo delicato, raccontato con gli occhi di un bambino che non smetterà mai di sognare e di lottare in ciò che crede e per chi ama.

E’ un libro di valori e di amore, quello di cui oggi, ognuno di noi, ha bisogno per andare avanti.

Molto bello anche lo stile, lineare, semplice, senza troppi fronzoli e l’alternarsi del racconto un po’ negli anni 40 e un po’ negli anni ’80.

L’autore ci svelerà molto lentamente la storia di Henry e Keiko e delle loro famiglie, e poco per volta ce ne innamoreremo.

Una frase bella del libro:

“Avrebbe fatto come faceva sempre, avrebbe cercato le cose dolci fra le amare”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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