5. nov, 2019

MIA SUOCERA BEVE di Diego De Silva (333 pg)

Voto : 2 ½

Non so perché ma dal titolo mi aspettavo un libro più divertente.

Vincenzo Malinconico, il protagonista è un avvocato separato con 2 figli, una bellissima fidanzata che tradisce non sa nemmeno lui perché, a lavoro non ha un grande successo insomma un personaggio senza arte nè parte, senza spessore, fosse almeno simpatico, invece non trasuda nemmeno quello.

E’ apatico, monotono, l’unica favilla nella sua vita è l’avventura che affronterà al supermercato dove si troverà coinvolto in un sequestro/vendetta.

Anche in questo caso, un tema che si rivela molto tragico trattato con leggerezza, con superficialità, vorrebbe far ridere ? Far piangere ? Non si capisce.

E la suocera del titolo ? Dov’è ? Appare solo sporadicamente, credo che il titolo sia la cosa più bella del libro ma sia solo uno specchietto per le allodole.

Sono belle le frasi tipiche napoletane che spiega, quelle fanno sorridere.

Una frase bella del libro :

“Ho tirato fuori il telefonino dalla giacca… e l’ho spento, provando un sollievo squisitamente politico nel constatare quanto poco ci voglia a tornare un uomo libero.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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