10. giu, 2019

IDDA di Michela Marzano (232 pg)

Voto : 3

LA TRAMA:

Alessandra è una biologa che insegna a Parigi, dove abita con Pierre. Da anni non va nel Salento, il luogo in cui è nata e che ha lasciato dopo un evento drammatico, perché non riesce a fare i conti con le ombre della sua famiglia. Quando Annie, l’anziana madre di Pierre, è ricoverata in una clinica perché sta progressivamente perdendo la memoria, Alessandra è costretta a rimettere tutto in discussione. Chi siamo quando pezzi interi della nostra vita scivolano via? Che cosa resta di noi? Svuotando la casa della suocera, che deve essere messa in vendita, Alessandra entra nell’universo di questa stenodattilografa degli anni Quaranta, e pian piano ne riscostruisce la quotidianità, come fosse l’unico modo per sapere chi era, adesso che smarrendosi Annie sembra essere diventata un’altra. Nel rapporto con lei, ogni giorno piú intimo, Alessandra si sente dopo tanto tempo di nuovo figlia, e d’improvviso riaffiorano le parole dell’infanzia e i ricordi che aveva soffocato. È grazie a idda, ad Annie, che ora può affrontarli, tornando là dove tutto è cominciato. Bisogna attraversare le macerie, recuperare la propria storia, per scoprire che l’amore sopravvive all’oblio. «La dottoressa ha detto che l’unica frase che non scompare mai è “ti amo”; è quella che scelgono i suoi pazienti quando chiede loro di scrivere su un foglio la frase che preferiscono, anche se della propria esistenza non ricordano piú nulla. È come se solo l’amore potesse ancora tenerli in vita».

Un romanzo dolcissimo anche se molto malinconico dove il passato si mescola al presente, una sorta di romanzo di formazione, una crescita personale della protagonista Alessandra che nel dolore per la malattia della suocera ritrova la forza e il coraggio di affrontare i suoi fantasmi del passato e sconfiggerli.

I due protagonisti sono due bellissimi personaggi, Alessandra che inizialmente sembra la più forte della coppia e Pierre che lei giudica un bambino.

In realtà ad un certo punto i ruoli si capovolgeranno e sarà l’amore di lui a dare forza e sostenere le insicurezze e le paure di lei.

Scritto molto bene e molto scorrevole.

Probabilmente io da sola non lo avrei scelto per l’argomento a cui faccio fatica ad approcciarmi ma sono contenta di averlo letto.

Una frase belle del libro:

“Tanto, nella vita, i conti non tornano mai: si balbetta e si va avanti a tentoni, talvolta si frana e non ci si rialza, talvolta si ha la fortuna di poter ricominciare daccapo.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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