27. apr, 2019

IL PERTURBANTE di Giuseppe Imbrogno (149 pg)

VOTO: 3 ½

Un libro assolutamente da leggere, originale e fresco, uno stile pulito e lineare con descrizioni molto attente al dettaglio.

La trama:

Lorenzo vive a Milano ed è un data analyst. Per lui ogni persona è un insieme di dati da raccogliere, decodificare e interpretare. La sua vita trascorre tra analisi di sconosciuti al centro commerciale, serate passate a spiare i profili dei social, e qualche viaggio in Svizzera, dove è in cura un suo ex collega. Finché non incontra Sergio: elegante, professionale, con un buon matrimonio. Sergio diventa per Lorenzo un’ossessione che, lentamente, ingloba ogni lato della sua vita e lo porta a scavalcare le regole che il suo lavoro impone, a far precipitare gli eventi e mescolare ruoli e certezze.

E’ costruito come un thriller, ed è altrettanto inquietante anche perché ci fa capire come oggi la nostra società sia la realizzazione di ciò che paventava Orwel in 1984, siamo costantemente spiati, analizzati, ogni piccola nostra cosa quotidiana viene letta e la domanda che ci fa porre questo libro è “e se poi tutte queste informazioni arrivano nelle mani della o delle persone sbagliate?”.

E’ un libro che fa molto riflettere ed è scritto anche molto bene, su alcuni punti forse un po’ ripetitivo ma nel complesso davvero un ottimo libro anche se sul finale io ho dei dubbi non risolti, però fa parte del bello del libro.

Geniale la numerazione delle pagine… al contrario.

Frasi belle del libro:

“Le persone non esistono finchè non ci siamo noi a osservarle”

“Produciamo costantemente informazioni, la gente comune ha smesso di essere comune e la privacy e la sua tutela sono concetti in apparenza pacifici e nei fatti del tutto insostenibili”.

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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