27. feb, 2019

… CHE DIO PERDONA A TUTTI (di Pif – 186pg)

Voto : 3

Questo è il primo libro di Pif e devo dire che come inizio non c’è male.

Un libro, leggero, spensierato che si legge in poco tempo, senza troppe pretese.

Sicuramente c’è molto di autobiografico come ad esempio il suo grande amore per i dolci che ritroviamo anche nei suoi film.

Il protagonista è Arturo di 35 anni eterno scapolo che scappa davanti alle responsabilità (un classico dei nostri tempi), finche finalmente si innamora oltretutto di una proprietaria di pasticceria quindi sembra davvero la donna ideale.

Finalmente Arturo si lascia andare, conosce la famiglia, gli amici e vanno a vivere insieme, e fin qui tutto bene ma poi lei inizia a pretendere, vuole che lui condivida con lei la fede, l’andare a messa, il credere … Errore perché se c’è una cosa che non è condivisibile è proprio la fede, quella o ce l’hai o non ce l’hai e non si possono costringere le persone ad un credo che non sentono loro.

Ma Arturo per amore decide che per 3 settimane farà il cristiano serio! Forse prende un po’ troppo alla lettera la parola di Dio e si susseguono scene davvero esilaranti.

Ma siccome Flora non sembra essere molto innamorata del nostro Arturo ma piuttosto dell’immagine che lei vorrebbe di lui, ovviamente la storia non finirà bene.

Ma questa vicenda darà il là ad un bel lieto fine che non vi svelo… insomma come a dirci che non tutti i mali vengono per nuocere. A volte una storia finisce e ci sembra di aver perso tutto e invece è solo il punto di partenza per qualcosa di ancora più bello.

Una delle scene più esilaranti è la via crucis dove Arturo, al momento ancora ateo convinto, per conquistare Flora, chiede di poter fare proprio Gesù che porta la croce... vi lascio immaginare. 

Una frase bella del libro:

“Accussì vogghiu moriri, pieno di debiti”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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