2. gen, 2019

LA RAGAZZA DEL CONVENIENCE STORE di Murata Sayaka (160 pg)

Voto : 4

Un libro dolcissimo e molto molto attuale che ci fa riflettere sulla nostra società su quello che la società si aspetta da noi ma soprattutto su cos’è la normalità.

La protagonista Furukura Keiko ha 36 anni, single e da molti anni lavora in un convenience store, tutte caratteristiche incomprensibili per la società che continua a chiederle perché non ti sposi? perché non ti trovi un lavoro serio? perché non fai un figlio?

Ma nessuno si domanda come stia realmente Furukura, lei li si trova bene nel suo ambiente protetto, fa un lavoro che le piace e non le interessa se non farà carriera, le piace la sua routine, le da sicurezza, non ha un ragazzo e non ne sente la mancanza ma la società non lo permette, alla società, a gli amici e nemmeno ai parenti interessa davvero quello che la rende felice, pensano solo a come dovrebbe essere per regola e non a quello che è ideale per lei.

Esilaranti i racconti di quando lei è piccolina e ancora non si fa guidare dal “senso comune” ma solo dal suo istinto e la sua logica ma durerà poco, presto sarà incanalata nella normalità.

In un passaggio: “In questo piccolo mondo che si regge sulla normalità gli elementi estranei devono essere eliminati, uno dopo l’altro, in silenzio. Le presenze anomale vanno scartate. Ecco perché devo guarire. Altrimenti sarò allontanata dalla grande tribù delle persone “normali” ”.

Sembra quasi un romanzo di formazione dove la protagonista fa di tutto pur di essere accettata dalla società, per diventare “normale” ma alla fine tornerà da dove è partita e sarà finalmente se stessa.

Da leggere!

Una frase bella del libro:

“Anche io con il passare degli anni mi ridurrò ad un ingranaggio inutile”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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