5. nov, 2018

IL GIARDINO DI CEMENTO di Ian McEwan (156 pg)

voto 4

E’ un libro a dir poco inquietante se pur molto bello.

La storia di 4 fratelli che prima perdono il padre e poi dopo una breve malattia anche la madre. Per paura di essere separati e portati in un orfanotrofio decidono di tener nascosta la morte della seconda nascondendo il cadavere nel seminterrato in una cassa piena di cemento.

Il protagonista è un adolescente e ci racconta questa storia a dir poco surreale.

Dopo la morte della mamma si ritrova solo con la sorella di poco più grande e 2 fratelli più piccoli.

La morte vista dagli occhi di 3 ragazzini e un bimbo piccolissimo diventa quasi un gioco, le risate isteriche davanti al cadavere della mamma e il pensare a come nasconderla… non hanno nemmeno il tempo di piangerla, sono completamente distaccati dalla realtà.

Tutto il racconto è surreale perché non si capisce come nessuno si accorga di loro che sono rimasti da soli e che vivono mangiando rimasugli e nella sporcizia più totale.

C’è un rapporto molto morboso tra i 2 fratelli più grandi che all’inizio coinvolgono anche la piccolina che poi si allontanerà da questi giochi perversi.

Tommi il bimbo più piccolo invece adora vestirsi da femminuccia.

Ad un certo punto arriva l’elemento disturbante, Derek, il fidanzato di Julie la sorella maggiore, lui solo scoprirà della mamma morta e del rapporto incestuoso tra i due fratelli più grandi.

In tutto il libro l’unica senza stranezze è la piccola Sue che appare molto più matura della sua età.

Lo stile è tagliente e asciutto, ti fa vivere con loro le situazioni e questo rende il libro un po’ angosciante ma molto bello e sicuramente molto interessante da leggere.

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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