17. ott, 2018

RESTO QUI di Marco Balzano (180 pg)

voto 5

La protagonista è Trina di cui seguiamo le vicende da ragazzina fino all’età adulta.

Trina ci racconta l’innamoramento con Erich, la passione per l’insegnamento e per il suo paese natale dove era tutto perfetto finche non arriva Mussolini.

Entriamo nella storia, romanzata certo, ma solo per farci entrare in empatia con il personaggio. Sappiamo a grandi linee cosa è successo in Trentino nell’epoca di Mussolini ma qui capiamo finalmente perché  ancora oggi lì parlano ancora fieramente il tedesco. Mussolini obbliga tutti i cittadini a parlare italiano, nelle scuole non si può più insegnare il tedesco, le vie vengono rinominate, perfino i nomi sulle le lapidi. Trina non può più insegnare e inizia con il parroco del paese e qualche piccolo allievo a insegnare la sua lingua di nascosto nelle cantine. La sua cara amica d’ infanzia viene deportata per questo.

Trina oltre ad un figlio ha anche una figlia che a 10 anni sceglie di fuggire con gli zii e non tornare mai più e questo sarà il più grande dolore per lei, l’abbandono.

Trina affronterà una serie di scioccanti situazioni e quando tutto sembra tornare alla quasi normalità arriva l’ultimo affronto … Curon viene sommersa e resterà solo il campanile a ricordarci di quella che un tempo era una città con i suoi abitanti, le sue storie, le loro vite, il lavoro e le fatiche, gli amori e i dolori.

Anche io sono stata uno di quei turisti distratti che passa davanti a quel campanile, si fa una foto e legge distrattamente la sua storia e mentre leggevo la vicenda di Trina, caparbia eroina, mi sono vergognata, vergognata anche di essere italiana per quello che hanno vissuto queste persone, vergognata perché oggi capisco perché ancora ci guardano con diffidenza e non accettano di parlare solo italiano.
Marco Balzano è stato una bellissima scoperta, ha un modo di descrivere intenso e magnetico, ti fa sentire il freddo sulle caviglie quando Trina sale la montagna innevata.

Belli anche tutti gli altri personaggi, il marito orgoglioso, il padre dolcissimo, il prete del paese e tanti altri.

Una delle tante belle frasi del libro :

“Dal primo momento è stato noi contro loro. La lingua di uno contro quella dell’altro. La prepotenza del potere improvviso e chi rivendica radici di secoli.”

Ultimi commenti

23.11 | 05:54

Mi spiace non volevo offenderti ma esprimo solo un mio pensiero.

23.11 | 00:53

"Quasi dentro a ogni libro (ma non in tutti)"...
Se no non vuol dire niente la frase messa lì così.
PS. il libro di Bythell è tremendo. Magari anche il mio, ma quello è peggio. Grazie comunque.

15.06 | 16:38

Lia non so di che città sei ma qui a Milano ce ne sono ancora di bellissime, vanno scovate. Comunque continua a seguirmi perchè ho in mente proprio qualcosa legato a questo!

15.06 | 05:14

Grazie mi hai fatto ritrovare un ricordo bellissimo, quando ero ragazzina, e anche nella mia città c'erano librerie dell'usato, che ormai si sono estinte... Peccato...

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